Transfer Otranto | Torre della Serpe: come è diventata simbolo di Otranto?

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Transfer Otranto

Ogni regione d’Italia ha le sue leggende e proprio il Bel Paese è particolarmente ricco di tradizioni e racconti regionali, da scoprire quando si viaggia per lasciarsi incantare dal fascino del territorio. Oggi vogliamo raccontarvi la leggenda di Torre della Serpe, simbolo della città di Otranto e adatta da raccontare quando, a bordo del Servizio di transfer per Otranto Minotourent, si sta raggiungendo questa città del Salento.

Proprio a sud-est di Otranto si trova la torre di avvistamento Torre della Serpe, situata su una collina da cui si gode una vista e un panorama mozzafiato. Nel medioevo la torre era usata per presidiare la costa e successivamente divenne un faro per guidare chi attraccava con le navi cariche di merce a Otranto.

Perché si chiama Torre della Serpe

Il nome Torre della Serpe deriva dalla credenza che afferma che ogni sera un grosso serpente nero scivolasse tra i soldati di guardia e le loro gambe con un sibilo impercettibile, nutrendosi dell’olio che mantiene viva la luce del faro. Ogni notte la storia si ripete e il serpente esce dalle acque del mare per consumare in solitudine la sua cena tra i soldati che dormono.

La leggenda di Torre della Serpe

Oltre al fascino del racconto del serpente della torre di Otranto, la leggenda narra che nel 1480 i Turchi avessero tentato di invadere il Salento di notte con navi cariche di soldati e senza farsi notare dai guardiani. L’allarme non scatta e la sera rimane quieta per gli abitanti di Otranto.

Solo la serpe si accorge del pericolo e spegnendo la luce del faro getta il panico tra i Turchi, che decidono di sbarcare a Brindisi per la mancanza di punti di riferimento per raggiungere Otranto. Da qui deriva il fatto che ancora oggi il serpente è simbolo della città di Otranto, salvatasi dai barbari grazie alla bestia che si nutre dell’olio della luce del faro.

Lo stemma della città

Non a caso lo stemma della città salentina è la torre avvolta dalle spire di un serpente nero.

Naturalmente questa è solo una delle leggende che arricchiscono la tradizione e la cultura del Salento e la torre è ancora oggi liberamente accessibile ai turisti avendo subito nel tempo due restauri, uno sotto il regno di Federico II nel 1230 e l’altro recentemente, nel 1997.

Il consiglio di Minotourent è quello di concedersi del tempo per ammirare il panorama dalla torre: non sia mai che tra le onde del mare si riesca a scorgere la sagoma del grande serpente nero.

Naturalmente la Torre della Serpe non è l’unica bellezza di Otranto da includere tra le cose da vedere nella città salentina: tanti sono i turisti che ogni anno raggiungono questo luogo famoso anche per il centro storico, la cattedrale, la spiaggia di Alimini e la Baia dei Turchi.

Il nostro suggerimento per scoprire davvero tutto di questa città in provincia di Lecce è affidarsi a chi ha fatto del turismo la sua missione: prenota il Transfer privato di Minotourent e raggiungi Otranto in modo comodo e veloce per andare alla scoperta della Torre della Serpe e delle altre meraviglie di questa città!

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